Tessere la Fine – Il Tempo del Lasciare Andare
Ogni anno, nella lenta discesa dell’autunno, la Ruota dell’Anno ci conduce verso un tempo di profonda saggezza: il passaggio dall’Equinozio d’Autunno a Samhain, la soglia che separa il ciclo del raccolto da quello del silenzio.
È un periodo sottile, quasi impercettibile per l’occhio distratto, ma potentissimo per chi si ferma ad ascoltare: la luce si ritira, la terra si prepara al riposo, e la Vita ci invita a fare lo stesso.
Il linguaggio della Natura
Gli alberi si spogliano, i frutti cadono, l’energia si ritira nelle radici.
Tutto ciò che era volto verso l’alto — crescita, espansione, manifestazione — ora torna verso il grembo oscuro e fertile del sottosuolo.
La Natura non ha paura della fine, perché sa che ogni chiusura contiene già il seme di un nuovo inizio.
Nel nostro corpo e nella nostra psiche questo movimento si traduce in un naturale bisogno di rallentare, di semplificare, di lasciar andare il superfluo.
Anche a livello neuroendocrino, in questa fase la produzione di serotonina e dopamina tende a ridursi leggermente, mentre aumenta la richiesta di introspezione, di melatonina, di sonno e di quiete.
È il corpo stesso a suggerirci che è tempo di raccolta interiore, non più di conquista.
Samhain: la Soglia della Rinascita
Samhain segna la fine e l’inizio.
È la notte in cui la Ruota dell’Anno si chiude per riaprirsi, e il velo tra i mondi si fa sottile.
È il tempo in cui si dice che gli Antenati camminino accanto a noi, non per spaventarci, ma per ricordarci da dove veniamo.
In ogni loro passo c’è memoria, protezione e continuità: ciò che è stato non è mai perduto, ma trasmutato.
Accendere una candela, preparare un posto alla tavola per chi non c’è più, pronunciare parole di ringraziamento sono gesti che ricuciono il filo invisibile tra passato e presente.
Non è un culto della morte, ma un atto di amore verso la vita, riconoscendo che la vita stessa include il mistero del ritorno alla Terra.
Lasciare andare: un atto sacro di consapevolezza
Ma Samhain non riguarda solo chi ci ha preceduti.
Riguarda anche tutte le parti di noi che sono pronte a concludere un ciclo:
le abitudini che non ci nutrono più, le relazioni che chiedono una nuova forma, i pensieri che drenano energia, i ruoli che non rappresentano più la nostra verità.
Come la foglia che si stacca dal ramo, anche noi possiamo imparare a lasciar andare senza paura.
Lasciare andare non è rinunciare: è fare spazio.
È un gesto di fiducia nella Vita, che continua a fluire e a trasformarsi anche quando non vediamo ancora il prossimo germoglio.
Nel linguaggio del corpo, trattenere significa irrigidire, contrarre, accumulare.
Lasciare andare significa sciogliere, liberare, permettere al flusso vitale di circolare.
Ecco perché, in questo periodo, è benefico ricevere trattamenti che favoriscano il rilascio delle tensioni e la riattivazione energetica, come l’AyurKi, la spazzolatura a secco, i bagni sonori o le pratiche di respiro consapevole.
Tessere la Fine nella Tradizione Druidica
Tessere la fine è un atto di coscienza: riconoscere ciò che è compiuto, onorarne il dono e restituirlo alla Terra con gratitudine.
Ogni cosa che termina diventa seme di conoscenza, custodito nel buio finché non sarà tempo di rinascere in altra forma.
È un processo naturale, non diverso dal ritmo delle stagioni, dei nostri ormoni, o dei cicli del sonno e della veglia.
Per questo, lasciare andare non è mai un fallimento:
è una forma di intelligenza spirituale, un’educazione al ritmo della Vita.
Ogni volta che chiudiamo un ciclo con amore, prepariamo il terreno per la luce che tornerà.
Dal 31 ottobre all’arrivo dell’inverno
Il 31 ottobre, notte di Samhain, è il punto culminante di questa energia: il momento in cui il velo si assottiglia al massimo.
Ma la sua influenza prosegue fino all’ingresso dell’inverno, intorno al Solstizio di dicembre.
Durante queste settimane possiamo continuare a lavorare sul lasciare andare, sull’integrazione dei passaggi, sull’onorare ciò che è finito ma ha avuto valore.
Ogni candela accesa, ogni respiro consapevole, ogni gesto di riconoscenza compiuto in questo tempo contribuisce a trasformare il buio in grembo fertile.
In sintesi Samhain ci insegna che:
• ogni fine è un grembo;
• ogni ombra può diventare un’alleata;
• ogni silenzio è una soglia di rinascita.
Lasciare andare è un rito quotidiano, una danza tra ciò che è stato e ciò che sarà.
E solo chi sa danzare con la fine, potrà accogliere il nuovo con mani libere.
Se vuoi celebrare questa notte vedi cosa
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